Ché poi, lo sanno tutti che la cosa più imbarazzante e divertente del krapfen è lo zucchero che ti rimane appiccicato alla faccia!
Lo prendo, di solito, la mattina presto dopo la mia solita camminata. Me lo mangio per strada, tornando a casa, quando fuori il sole non scalda ancora.
Lo zucchero mi vola sui vestiti, faccio delle facce strane, ma tanto in giro a quell’ora non c’è nessuno.
E allora me lo gusto con tutta calma, pensando che sono le piccole gioie a dare il senso alle nostre giornate!
Farina, uova, burro, zucchero, vaniglia e scorza di arancia e limone, fritti in olio di arachidi. I nostri krapfen vengono svuotati della mollica per renderli più digeribili e fare più spazio alla crema.
Farina di frumento, uova, latticini, arachide.
Krapfen
Tutto, qui dentro, si prepara con lentezza e pazienza.
I lievitati sono sinceri perché contengono ingredienti semplici, genuini, combinati insieme per creare qualcosa di così autentico da diventare il sottofondo delle giornate di tutti.
Dal lievito alla farina, dall’impasto all’attesa; ogni fase della preparazione ci ricorda che sono proprio le cose semplice a scandire il nostro tempo.
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06
Assume molte forme, ma ciò che riesce a fare è una questione di sensazioni universali. Quando parliamo di cioccolato non succede nulla di brutto. Prendiamo fiato, i nostri occhi si chiudono e le nostre labbra cominciano a piegarsi in quel modo, che è il modo di tutti, e ad un certo punto, lì, compare un piccolo sorriso. La conosciamo quella sensazione, ma lasciarla senza nome è più autentico.